Come aiutare tuo figlio a gestire le sue emozioni?
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intelligenza emotiva, emozioni, emozioni negative
Disgusto, amore, senso di colpa, umiliazione, entusiasmo... È difficile imparare a gestire tutte le emozioni. L’intelligenza emotiva ha molti segreti che val la pena scoprire per aiutare i propri figli a sviluppare la loro.
Indice:
> Vivere bene con le proprie emozioni
> Fa bene parlare delle proprie emozioni?
> Perché ogni tanto si ha voglia di nascondere le proprie emozioni?
> Le emozioni rimangono impresse nella memoria?
> 12 consigli per esprimere e gestire meglio le proprie emozioni
> I libri «Lilli e Max» sulle emozioni
Dominique de Saint Mars, autrice della collana «Lilli e Max», una vera e propria enciclopedia della vita quotidiana sotto forma di fumetto, ci offre qualche chiave di lettura.
> Possiamo commuoverci più volte al giorno e non è sempre facile convivere con le nostre emozioni. Un bambino che impara prima a riconoscere le sue emozioni, in seguito a controllarle e a gestirle, sarà capace di reagire meglio alle situazioni che gli si presentano.
> Parlare, inventare storie o anche disegnare liberano le emozioni dal cervello. L'adulto potrà favorire la discussione ascoltando, rimanendo positivo, senza giudicare troppo velocemente e cercando di relazionarsi al bambino, spiegandogli che lo capisce e che ha provato anche lui quell'emozione. Un atteggiamento calmo metterà il bambino a suo agio. Stare bene con le proprie emozioni è un processo di crescita quotidiano, ma quanto prima un bambino imparerà a gestire le sue emozioni, migliori saranno le sue relazioni con gli altri.
> Sì, certamente. Ma se un bambino è troppo sensibile o emotivo, se ha troppi ricordi spaventosi che lo tormentano, ha bisogno di parlare delle sue emozioni con qualcuno di fidato, o con uno psicologo che saprà aiutarlo a elaborare le sue sensazioni.
> Se non si è in grado di esprimere minimamente ciò che si prova, il nostro corpo parla per noi: possiamo ritrovarci con delle reazioni allergiche o iniziare a balbettare…
> Le emozioni negative possono impedire di vivere serenamente se vengono provate troppo a lungo o se è difficile esprimerle. Bisogna parlarne, scoprire da dove vengono e cosa significano. Se le accettiamo e capiamo che fanno parte della vita e che ci aiutano a crescere, possiamo controllarle e non farci controllare da loro.
> I bambini sono spesso sopraffatti dalle loro emozioni, e talvolta impressionati dalle emozioni dei genitori! Possono sentirsi imbarazzati o vergognarsi di mostrare che sono gelosi, arrabbiati o bisognosi d’attenzione e affetto.
> Può capitare che gli adulti impediscano ai bambini di esprimere le loro emozioni perché non sanno come comportarsi... cercano di nasconderle per non doverle affrontare o per paura di una derisione.
> Sì, un’emozione negativa vissuta durante l'infanzia può rimanere impressa nella memoria. Non riusciamo a dimenticarla, se è stata "bloccata", per esempio se siamo stati sgridati, se ci hanno impedito di piangere o preso in giro. In quel momento, si è represso quello che stavamo provando perché non sapevamo ciò di cui avevevamo bisogno…
> Questa emozione passata può raffiorare nel presente e provocare, o rinforzare, una paura o un’arrabbiatura.
A tavola, in macchina… tutta la famiglia può partecipare!
1. Ricordati ciò che ti ha reso felice questa settimana.
2. Quando è stata l'ultima volta che ti sei arrabbiato? Cosa ti dà fastidio?
3. Racconta come il tuo corpo reagisce quando provi vergogna (abbassi la testa, balbetti, arrossisci, ti copri gli occhi, ti gratti…).
4. Quali situazioni ti hanno fatto ingelosire?
5. Cosa provi quando sei triste? (Non hai voglia di parlare, di divertirti, di vedere gli amici... Vuoi mangiare caramelle, dormire, rannicchiarti… )
6. Cosa di sorprende?
7. Cosa ti rassicura quando hai paura?
8. Cosa potrebbe aiutarti a essere più fiero di te?
9. Come reagisce il tuo corpo quando senti di amare qualcuno?
10. Quali sono le tre cose che ti disgustano di più?
11. Ti sei mai sentito umiliato?
12. Divertiti a mimare, davanti allo specchio o agli altri, le diverse emozioni. Nominale o falle indovinare.
